La Mosa

Situato nella regione del Grand Est, il dipartimento della Mosa fu creato durante la Rivoluzione francese nel 1790. Prende il nome dal fiume Mosa che lo attraversa e ospita alcune famose attrazioni turistiche, tra cui la cittadella di Verdun e la città di Bar-le-Duc, capoluogo del dipartimento, famosa per il suo centro storico e il castello rinascimentale.

Nota per il suo ricco patrimonio storico e naturale, la Mosa attrae i visitatori anche grazie ai suoi paesaggi naturali incontaminati, come il Lac de Madine e la foresta di Verdun, di proprietà dello Stato, che offrono numerose attività ricreative all'aperto. Le delizie gastronomiche della regione includono la quiche lorraine, i piatti dolci a base di prugne mirabelle e la birra artigianale prodotta localmente.

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Quali città visitare nella Mosa?

Fortificata da Vauban nel XVII secolo, la città di Verdun vanta una doppia cintura di forti che nel 1914 la rendevano la più potente fortezza francese. Questa città storica è stata anche teatro di una delle battaglie più sanguinose della Prima guerra mondiale e oggi ospita la famosa cittadella di Verdun e numerosi monumenti commemorativi.

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A pochi chilometri di distanza, la città di Bar-le-Duc è famosa per il suo castello rinascimentale, il suo quartiere medievale e la sua deliziosa marmellata di ribes rosso. Gli amanti dei castelli e del periodo rinascimentale apprezzeranno anche la città di Ligny-en-Barrois, che vanta anche una superba chiesa gotica.

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Altri villaggi da non perdere: Avioth, dominato dalla basilica dedicata a Notre-Dame; Romagne-sous-Montfaucon, che ospita la necropoli più grande d'Europa (un cimitero americano di 52 ettari); Montmédy, città fortificata del XVII secolo la cui cittadella offre una vista panoramica sulla regione; Commercy, famosa per le madeleine e il castello del XVIII secolo.

Scoprite la foresta della Mosa

I frutteti con ciliegi, lamponi, ribes e mirabelle e la pianura di Woëvre, che ospita l'allevamento di bestiame e le coltivazioni di cereali (grano, colza, mais), sembrano essere gli unici luoghi della Mosa in cui l'uomo ha agito sulla natura. Al di fuori di queste aree, l'acqua e la foresta dominano il paesaggio. La foresta della Mosa è onnipresente e offre un'eccezionale diversità vegetale e animale.

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La foresta dell'Argonne (dal bretone "Argoat", che significa "terra dei boschi") ospita faggi e querce secolari, dando a questo massiccio l'aspetto di un'isola verde. Anche l'altopiano delle Hauts de Meuse è in gran parte coperto da una foresta di faggi, ma il suo terreno permeabile favorisce la presenza di querce, carpini, aceri, frassini e ciliegi selvatici e di arbusti come il corniolo, il biancospino e il nocciolo.

Il clima per metà continentale e per metà oceanico favorisce la comparsa di tappeti di anemoni in primavera e la fioritura di pervinche, orchidee ed erbe in tutto il dipartimento. Questa flora forestale è ricca di animali come il cinghiale, il capriolo, la cerva e il cervo, che sono altrettanto interessanti per i naturalisti quanto per i buongustai.

Zone umide nella Mosa

Nel dipartimento della Mosa le zone umide sono altrettanto comuni delle foreste. I numerosi fiumi (il Saulx e l'Ornain a sud, l'Aire e la Mosa al centro, il Chiers e l'Othain a nord e l'Orne a Woëvre), i laghi (il più grande è il Lac de Madine, con una superficie di 1.100 ettari) e gli stagni offrono zone di riproduzione dei pesci e riserve di uccelli molto apprezzate dagli amanti della natura.

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Cosa mangiare a Mosa?

La cucina della Mosa è ricca di tradizioni e sapori. I piatti tradizionali includono la quiche lorraine, il pâté lorrain e la zuppa di pancetta, spesso arricchita con cavoli e fagioli bianchi. Ricca di foreste e corsi d'acqua, la Mosa offre anche un'ampia scelta di pesce (luccioperca, luccio, trota, ecc.) e di selvaggina (cinghiale, cervo, capriolo, ecc.), che potrete deliziare con i tartufi della Mosa, meno famosi di quelli del Périgord ma altrettanto gustosi e rari.

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Per i più golosi, c'è un'ampia scelta di specialità locali: crostate e marmellate (mirabelle di prugne, mirtilli e ribes), madeleine di Commercy, dragées di Verdun, croquets e rochers di Saint-Mihiel, senza dimenticare la specialità di Bar-le-Duc: l'uva spina seminata in una penna d'oca (secondo una ricetta del XIV secolo).

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E poiché mangiare bene va di pari passo con il bere bene, scoprite il vin gris locale (ottenuto da vitigni Gamay e Auxerrois ripiantati da pochi produttori dopo la Grande Guerra), l'acquavite di prugne Mirabelle e le numerose birre artigianali locali.

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