Scoprire l'artigianato keniota, visita del mercato Masai di Nairobi

I Masai, un gruppo etnico che fa sognare i viaggiatori dell'Africa orientale. Le loro terre si estendevano originariamente tra la Tanzania settentrionale e il Kenya meridionale. In passato, condividevano la loro terra con i grandi animali dell'Africa. È in parte grazie a loro che sono stati chiamati i famosi "Big Five", considerati dai guerrieri Masai i più pericolosi e difficili da cacciare. Bufalo, leone, elefanti, rinoceronti e leopardi sono per loro gli animali selvatici più difficili da catturare. Ma da quando sono stati creati i grandi parchi di caccia in Kenya e Tanzania, i villaggi Masai sono stati spinti fuori dalle loro terre e in periferia.

I Masai sono un popolo di pastori per i quali l'allevamento del bestiame è di fondamentale importanza. Fondamento stesso della loro società, si dice che il loro dio li abbia incaricati di prendersi cura degli animali. Mangiano pochissima carne e si nutrono principalmente del latte e del sangue dei loro animali. Sono in grado di prelevare il sangue dai giovani vitelli senza ucciderli, permettendo così al villaggio di nutrirsi. Attaccati alle loro tradizioni secolari, alcuni di loro vivono ora in città.

I Masai sono famosi in tutto il mondo per la bellezza dei loro gioielli e delle loro perline. Gli ornamenti sono realizzati con perline di vetro e vengono assemblati su aste di ferro, mescolandovi perline, pezzi di plastica o persino catene di metallo per rendere i gioielli più belli e sonori. La creazione di collane, bracciali e altri gioielli si basa ovviamente sull'armonia dei colori e sulla bellezza, ma questi ornamenti sono anche utilizzati per trasmettere messaggi, in particolare benedizioni. I colori, ad esempio, giocano un ruolo predominante in questo concetto: la combinazione di nero e blu indica la presenza del divino nel cielo. I gioielli permettono agli abitanti dei villaggi di mostrare lo stato delle loro finanze. Anche gli uomini sono appassionati di gioielli e spesso li creano da soli quando sono al pascolo con il bestiame. Durante i loro viaggi, trovano materiali naturali come piume, noccioli o persino frutta secca che possono utilizzare per creare ornamenti.

Le perline Masai non sono utilizzate solo per ornare i gioielli. Si trovano anche su oggetti di uso quotidiano come l'orkila, che è la gonna da sposa della donna, gli erap enkaina, che sono ornamenti indossati sui bicipiti degli uomini, gli olbene elontalengo, che sono piccoli sacchetti di pelle contenenti miele usati durante le cerimonie tradizionali, o gli enkukuri, che sono calafati usati per mungere le mucche.

Molti viaggiatori desiderano portare a casa un ricordo del loro soggiorno in Kenya e questi gioielli Masai sono il souvenir perfetto di un'avventura africana. Inoltre, se visitate un villaggio Masai, potete fare acquisti direttamente in un villaggio Masai. Ma se non ne avete la possibilità, nulla vi impedisce di scoprire il mercato Masai di Nairobi. Come la sua gente, il mercato è nomade e si sposta in città durante la settimana. Tra le 8h00 e le 18h00 dal martedì alla domenica. Il martedì il mercato si svolge al Prestige Plaza, il mercoledì nel centro della città lungo Mombassa Road, il giovedì e il venerdì al Junction Mall, il sabato nel parcheggio dell'High Court (di fronte al Prestige Palace) e la domenica nel parcheggio dello Yaya Centre a Hurlingham.

Al mercato si trova un'ampia varietà di oggetti di artigianato keniota, oltre a creazioni Masai. In particolare, vi è un numero incredibile di statuette intagliate nel legno. Rappresentano tutti gli animali della savana. Ci sono anche alcune maschere Masai molto belle. Per gli appassionati di pittura, i dipinti kenioti sono molto colorati. Rappresentano soprattutto villaggi Masai, ma anche scene di caccia. Non esitate a contrattare sul prezzo: i kenioti lo adorano!

Per completare la visita, perché non fare una gita al laboratorio Kazuri di Nairobi. Si tratta di una fabbrica di perline e ceramiche ricavate dalla terra del Monte Kenya. Nata come cooperativa nel 1975 per dare lavoro alle donne, qui si trova il cuore dell'artigianato keniota, una vera e propria storia di successo del commercio equo e solidale di Nairobi. La parola "Kazuri" significa "piccolo e bello" in Swahili. Oggi la fabbrica impiega quasi 300 donne (e qualche uomo) e, oltre alle vendite locali, esporta oltre 5 milioni di perle all'anno in 20 Paesi diversi. Una vera storia di successo che merita una visita.