Una fuga paradisiaca sull'isola di Lamu in Kenya

L'isola di Lamu è un piccolo paradiso immerso nell'Oceano Indiano e nelle mangrovie. Si trova sulla costa nord-orientale del Kenya, a circa 250 km dalla città di Mombasa. Quest'isola è nota per il suo fascino senza tempo, le spiagge di sabbia bianca, le acque cristalline e l'esclusiva cultura Swahili. Nel 2001 è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO per i suoi edifici storici ben conservati e per l'architettura tradizionale swahili. In effetti, con poche eccezioni, ci sono magnifici villaggi che rispettano l'importante patrimonio dell'isola. Essi testimoniano l'architettura e la cultura swahili, le meglio conservate di tutta l'Africa orientale.

Fin dalla sua fondazione nel 1370, è stato uno dei primi insediamenti sulla costa del Kenya. È stata la culla della civiltà swahili, nata da un mix di africani, persiani e mercanti omaniti. L'isola vive al ritmo lento dei passi degli asini. Da sempre ospita una forma moderata di Islam. Burqa e rasta convivono. Isola aperta, tollera l'omosessualità mentre il resto del Paese la condanna.

Lamu è l'isola più grande dell'arcipelago di Lamu, che comprende anche le isole di Manda e Pate. L'isola è accessibile in barca da Manda, che è collegata a Nairobi per via aerea. La città principale dell'isola si chiama Lamu e si trova sulla costa orientale dell'isola. Il secondo villaggio dell'isola è Shela, più a sud. Durante il vostro soggiorno in questo piccolo angolo di paradiso, sarete immersi in un'atmosfera dolce e rilassata. Nel frattempo, potrete scorgere l'affascinante e misteriosa storia e cultura della zona.

Lamu è una città antica, fondata nel XIV secolo. La città è famosa per le sue strade strette e tortuose, le case in pietra bianca e le porte in legno intagliato. Scoprite le tradizioni locali passeggiando per le strade ripide e labirintiche. La maggior parte degli edifici è realizzata con legno di mangrovia, raccolto dalle mangrovie che circondano l'isola, e roccia corallina, tutti finemente decorati e intagliati per creare ornamenti colorati. È un'occasione per scoprire le ricchezze islamiche del Paese.

La città è anche famosa per i suoi festival, in particolare il Maulid, che celebra la nascita del Profeta Maometto. Durante questa festa, gli abitanti di Lamu si riuniscono per le celebrazioni religiose, le danze e i canti. Non dimenticate di visitare il Museo di Lamu sul lungomare, dove potrete conoscere la cultura swahili. Il Donkey Sanctuary è, come suggerisce il nome, il santuario dell'asino. Gli asini sono molto comuni sull'isola e sono addirittura il principale mezzo di trasporto. Questo luogo è una casa di riposo e cura per questo importantissimo animale ed è possibile fare un giro in asino.

Un po' più a nord, nella città di Lamu, non esitate a visitare il centro "The Flipflopi project ", un movimento di economia circolare che incoraggia la riduzione dell'uso della plastica. Per farlo, costruiscono DHOWS interamente in plastica. I dhow sono i tradizionali velieri arabi, adornati con le loro vele di mussola, che da secoli navigano al largo dei porti della regione. È un ottimo modo per celebrare l'artigianato e le tradizioni secolari del Paese, facendo al contempo qualcosa di buono per il pianeta!

Merita una visita il villaggio di Shela, con le sue stradine ideali per passeggiare e scoprire nuove case tradizionali risalenti al XVII secolo. Questo piccolo pezzo di terra, uno dei più belli della costa, ha alcune delle più belle spiagge di sabbia bianca dell'isola, quindi cogliete l'occasione per fare un tuffo. La spiaggia è anche rinomata per la sua spettacolare vista sulla vicina isola di Manda.

L'arcipelago rimane assolutamente indisturbato dai cambiamenti esterni. A Lamu il lusso sta nelle cose semplici della vita. Gli abitanti sono profondamente legati alla loro isola, che ha vissuto secoli di storia senza cambiare le proprie abitudini, avendo cura di preservarne il più possibile il carattere. Tuttavia, la bellezza dell'isola ha attirato una buona dose di turisti, facendo inevitabilmente lievitare i prezzi degli immobili, che ora sono tutt'altro che accessibili per le famiglie locali.