La prigione di Kilmainham: una visita insolita al cuore della criminalità di Dublino

Non lasciatevi ingannare dalla sua affascinante architettura: dietro questo maniero irlandese si nasconde una prigione secolare: la Kilmainham Gaol. Entrò in funzione per la prima volta nel XVIII secolo, per la precisione nel 1796. Era semplicemente soprannominata "The New Gaol" (la nuova prigione) perché doveva sostituire quella vecchia, che si trovava in un sotterraneo a pochi chilometri di distanza.

Lungi dall'essere un carcere ordinario, durante i suoi 128 anni di attività la prigione di Kilmainham ha svolto un ruolo importante nella storia irlandese, non da ultimo per la popolazione carceraria che ospitava. Nelle celle c'erano sia criminali comuni che prigionieri politici.

I prigionieri politici incarcerati erano coinvolti nella lotta per l'indipendenza irlandese, come Robert Emmet, Anne Devlin, i Feniani, Charles Stewart Parnell, la contessa Markievicz e i leader della Rivolta di Pasqua del 1916. 14 di loro furono giustiziati nella Stonemasons' Yard.

Oltre a scoprire un importante sito storico che ha avuto un ruolo fondamentale nella storia dell'Irlanda e della sua indipendenza, la visita è un'esperienza insolita da non perdere. Inquietante, vasta e deserta, è la più grande prigione non occupata d'Europa. Si possono trascorrere ore e ore ad ascoltare le innumerevoli storie raccontate tra le sue spesse e fredde mura.

Un luogo insolito per mostre temporanee

Oggi sito storico gestito dall'Office of Public Works, la prigione è diventata un museo che i turisti amano visitare. Con tante storie da raccontare a Kilmainham Gaol, durante l'anno vengono organizzate molte mostre nuove e temporanee per mettere in luce alcuni aspetti o aneddoti del sito della prigione.